venerdì 19 settembre 2014

IL FALLIMENTO DI CLAUDIO LUGLI NEGLI USA


Un momento pittoresco della carriera fallimentare di Lugli è stato il suo specioso tentativo di “espandersi” (come piaceva dire a lui) all’estero, aprendo un negozio sul tetto del mondo: Rodeo Drive a Los Angeles, California (USA).

Forse che Lugli voleva sentirsi alla pari di Armani, Lacoste e le firme più prestigiose.

La verità è che quando avviò la “Claudio Lugli, Inc.” negli USA (Settembre 1990), Lugli già sapeva benissimo che la sua azienda in Italia sarebbe andata gambe all’aria, e così aveva bisogno di un posto abbastanza lontano in cui fuggire.

Non l’ha mai detta tutta riguardo al suo progetto di aprire un negozio negli USA.

Tant’è che dopo aver portato i libri in tribunale e quindi dopo l’avvio della procedura fallimentare a carico della “Claudio Lugli Srl”, ovviamente Claudio cominciò ad avere guai seri, così pensò bene di scappare in America con tutta la famiglia appresso.

Tornò indietro con le pive nel sacco e ancor più debiti seminati in giro, ovviamente.

Infatti, verificando in Internet (http://kepler.sos.ca.gov/) si trova quanto segue:




Certo, dice “sospesa” e non “fallita” (anche se comunque fallì, piuttosto velocemente): quindi apparentemente si era salvato da un fallimento in senso lato. Buon per lui, ma certo non per i suoi creditori. Come al solito, nevvero?

Qualora si rendessero disponibili maggiori informazioni, verranno rivelate in questo blog.

Cesare