domenica 21 settembre 2014

L’ATTUALE DITTA ITALIANA DI CLAUDIO LUGLI, ULTIME NOTIZIE

Forse a qualcuno potrà interessare sapere che fine ha fatto la “Swing S.r.l.” (vedere questo articolo per avere una traccia temporale).

Be’, Lugli ha messo in atto uno dei suoi trucchetti, ovviamente.

Che lo si creda o no, subito dopo l’acquisto delle quote di suo figlio (Flavio), Lugli ha trasferito la ditta a un altro prestanome, un quarantenne pakistano residente a Brescia di nome Moeen Ahmad Jovindha.

Ecco qui infatti cosa dice la visura camerale della “Swing”:




E così la ditta di Lugli è stata misteriosamente intestata a un pakistano e, stando all’ultimo bilancio depositato in Camera di Commercio, «Durante il decorso esercizio la strategia di gestione attuata, si è focalizzata all’eliminazione dell’ingente quantità di merce obsoleta, praticando la tecnica di vendita del “sottocosto” ed attraendo contemporaneamente la clientela verso l’acquisto di capi di recente acquisizione o produzione. Tale strategia ha compresso però la globalità dei margini di contribuzione, inducendo l’amministrazione ad una radicale ristrutturazione dei costi fissi che ha condotto all’abbandono del settore di vendite al dettaglio e del relativo negozio in locazione e concentrandosi sulle vendite all’ingrosso senza l’utilizzo di strutture di deposito».

Ecco qui l’estratto appena citato:



Tutto ciò è un lampante, deliberato tentativo di fornire una “spiegazione” per la reale strategia di Claudio, che è in realtà di mandare l’azienda a gambe all’aria con tutti i suoi debiti, per coprire i suoi loschi traffici.

Alquanto curiosamente, il nuovo indirizzo (sede sociale) della “Swing” è lo stesso dove la sorella di Claudio ha il negozio di erboristeria da trent’anni o più; fra l’altro, nello stesso palazzo hanno sede degli studi legali.

Inutile dire che questo è semplicemente l’ennesimo trucco di un disonesto.

Cesare