giovedì 8 dicembre 2016

MARINA, MARINA, MARINA…

Si vede che in questi giorni ho la vena “vintage” della canzone italiana d’autore (vedere sotto): riprendo infatti l’ultimo post da dove (ironicamente) l’avevo concluso, cioè l’intramontabile pezzo di Toto Cutugno.

Marina Rubino (della quale si parla a grandi linee qui) si unisce alle lagne dei “morosi coniugi” Claudio e Renata Lugli e sostiene di aver letto un post «pieno di calunnie, bugie e diffamazioni». Peccato, però, che non produca nessuna affermazione circostanziata tale da confutare quanto da me dettagliato ed evidenziato. Anche perché nel presente blog vengono riportati essenzialmente dei dati di fatto, forse nudi e crudi, ma comunque dati di fatto.

Se fossero confutabili, verrebbero confutati. Ma così evidentemente non è.

A parte queste banali ovvietà, proprio ieri sera è successo un fatto straordinariamente interessante: qui al blog è arrivata un’email (da lontanuccio, fra l’altro) dalla quale poi, oggi, si è sviluppato un intenso contatto telefonico con… qualcuno che conosce molto, molto bene Marina e adesso che ci sta raccontando un bel po’ di fatterelli davvero curiosi e per certi versi piccanti, dato che persino l’angelica pittrice si dice abbia lasciato qualche cadavere sul suo cammino.

Probabilmente non pubblicheremo granché di quanto ci riferisce questo nuovo amico, ma qualcosina forse sì. Vedremo.

Insomma, Marina… Marina… Marina…




Cesare