Come
si sarà capito dagli ultimi due o tre post del presente blog, sto
tenendo un occhio vigile sul sito Internet che pubblicizza il centro
di consulenza psicologico/filosofica di Claudio Lugli e Renata Fruscella. Sebbene ci si
debba fare largo fra discorsi pressoché incomprensibili (almeno per
me) e vaneggiamenti a dir poco inquietanti su presunte capacità tipo
super poteri e cose di quel genere, ultimamente c’è stato
qualche accenno alle tematiche alquanto più terra-terra alle quali
un “grillo parlante” come il sottoscritto tenta da anni di
ricondurli.
Addirittura,
a quanto pare si sta instaurando una sorta di contraddittorio a
distanza fra questo blog e quello di Lugli, anche se i discorsi
spesso deliranti dei “morosi coniugi” Claudio e Renata tendono a
divagare chiacchierando di fatti astrusi o di presunti accadimenti
dei quali – francamente – nulla so e nulla desidero sapere.
E
così, fra una lamentela infantile e un piagnisteo melodrammatico,
consolato dai suoi accoliti, Lugli sostiene di aver «invitato più
volte» chi gestisce il presente blog (peraltro definendolo cinese…
non è dato sapere cosa intenda) «a farsi avanti e a contattarci di
persona». Peccato che né a me né a chi mi aiuta a gestire questo
blog sia mai arrivata una singola e-mail o contatto tramite il blog
stesso o il relativo account, da parte dei Lugli.
Citano
invece un mio caro amico, Fabio V., il cui profilo Facebook (come
lui stesso ha precisato), è stato oggetto alcuni mesi fa di un
inspiegabile quanto improvviso blocco che l’ha costretto a cambiare
il nominativo (di cui lui non ha peraltro mai fatto mistero)
modificandolo in Fabius Rimini (seppur bresciano, è innamorato della
Romagna e ha vari interessi e parenti in quella zona). Fabio sta effettivamente
facendo conoscere il blog a molte persone, via Internet e non solo,
perché è solo uno dei tanti ad aver condiviso con me, anche se
indirettamente, la devastazione provocata dai Lugli con il loro
fallimento e i vari raggiri prima-durante-dopo, nel più assordante silenzio da parte delle
istituzioni.
Tanto
più che lo stesso Fabio ha cercato di stringere amicizia in Facebook
sia con Claudio sia con Renata, ma… guarda un po’: l’hanno
negata entrambi. Se avessero voluto realmente stabilire un contatto,
come minimo l’avrebbero accettata! Che inviino loro, dunque, la
richiesta di amicizia a Fabio, se davvero intendono parlamentare.
D’altro
canto, in fin dei conti l’unico approccio che potrebbe venire
accettato da persone come noi, che a premio del proprio lavoro si
sono ritrovati con un bel debito e guai da affrontare, sarebbe –
sul piano materiale – un congruo risarcimento danni, e – sul
piano morale – come minimo delle scuse. Altro che cresta da gallo
cedrone!
Loro
sanno perfettamente chi siamo, anche se sono passati venticinque
anni. Saprebbero anche come rintracciarci e come venire a trovarci.
Fossero solo un po’ più onesti con se stessi e desiderosi di fare
ammenda dei mali che hanno provocato a centinaia di persone, aziende
e famiglie.
Ma
già sappiamo che questa è mera utopia.
E
allora… lasciatemi cantare!
Cesare
PS.
[Aggiornamento dell’8 Dicembre sera] Colmo dei colmi! Uno dei loro
aficionados, tale Massimiliano, si spinge fino al punto di sostenere
che «lo sanno tutti dove abita»: davvero ridicolo! Sì, tutti sanno
dove abita, ma lui sta ben attento a non metterlo per iscritto e a tenerlo nascosto, come
evidenziato nell’ultimo post. Chissa perché?