Stiamo
seguendo la situazione paradossale, quasi grottesca, che si è venuta
a creare fra Claudio Lugli con Renata Fruscella e loro figlio Flavio.
Dal
blog dei “morosi coniugi” Claudio e Renata, si apprende infatti
che il loro figlio Flavio ha aggiornato il proprio blog personale,
parlando di una telefonata che sarebbe avvenuta fra loro
dopo molto tempo (cioè, proprio fra Flavio e i suoi genitori), la
scorsa settimana.
Poteva
francamente sorgere qualche dubbio sull’autenticità di tale
informazione, dato il rapporto difficile che era lampante vi fosse
fra loro. E invece sono proprio Claudio e Renata a confermare che è
avvenuto il contatto telefonico.
E a
confermare di aver perso l’ennesima occasione di ristabilire un
po' di sintonia con Flavio, a quanto si capisce da quello che scrivono
ambo le parti sui rispettivi blog.
Invece
di lasciar andare un figlio quarantenne sulla propria strada, lo
vogliono a casa (manco avesse undici anni e si stesse affacciando
all’adolescenza), e siccome lui non ci sta, questi che fanno?
Ricoprono di fango quella che – per quanto discutibile – è la
sua scelta di vita.
Certo,
se uno dei miei figli dovesse andare in una congregazione di
“arancioni” e “prendere i voti” (se si dice così da loro)
per stabilirvisi vita natural durante, con tutte le cose che si
sentono su certi movimenti alternativi e su quello che succede
all’interno, anche io avrei molti timori e forse proverei a
dissuaderlo. Ma se dopo vent’anni che sta là mi raccontasse di
come se la spassa e ci fossero prove concrete di ciò, be’...
potrei anche pensare che è libero di vivere la propria vita e di
continuare a dire le sue litanie e a fare le sue messe, anche se io
non lo condivido!
Insomma,
spiace doverlo constatare, ma a quanto pare dove passano i Lugli non
cresce più un filo d’erba! Nemmeno la propria famiglia hanno
risparmiato.
Cesare