lunedì 9 gennaio 2017

TALE PADRE… TALE FIGLIO

Man mano che questo blog diventa sempre più conosciuto fra la nicchia di chi, suo malgrado, ha avuto a che fare con i Lugli e in particolare coloro che hanno subito guai a causa della loro bancarotta o delle loro furberie (che fa rima con ruberie), riceviamo contatti da persone che s’interessano a quanto qui riferito o che desiderano apportare un contributo.

E così, seguendo uno dei vari consigli ricevuti, nei giorni scorsi ci siamo messi a fare qualche domanda qua e là e poi a scartabellare qualche sito Internet, trovando elementi concreti a riprova di quanto segnalatoci.

Ci siamo domandati: che fine hanno fatto i due figli dei “morosi coniugi” Claudio e Renata Lugli? Hanno seguito la scia dei genitori o si sono fatti strada nella vita lavorando onestamente?

Uno dei due figli è quel Flavio Lugli che sembra averli abbandonati definitivamente da parecchio tempo. Infatti, di tutti quelli a cui abbiamo chiesto, nessuno ha saputo dire che sorte abbia avuto se non qualche indicazione (però non confermata) che viva in America; stando alla Camera di Commercio, di certo c’è solo che ha ceduto la sua parte di quote della vecchia “Swing S.r.l.” ancora nel 2013, come si raccontava qui e nessuno l’ha più visto in città.

L’altro figlio si chiama invece Tiziano Lugli e, a quanto pare, è una macchietta tutta a parte. Eccone una foto reperita in Internet:



A leggere come ne parlano i suoi genitori o come si descrive lui, si dà arie di cantante e di compositore.

Nell’ambiente, però, salvo una comparsata al Festivalbar 2005, è rimasto praticamente sconosciuto fatta eccezione per la luce riflessa di cui ha goduto essendosi affiancato a dei musicisti professionisti veri e propri fra cui un sua ex (o le sue ex).

In effetti, la canzone con cui si era presentato – e sul cui pregio sarebbe inopportuno fare commenti… d’altro canto i gusti sono gusti e non si discutono, mentre sotto l’aspetto tecnico bisognerebbe essere competenti per poter obiettare – ha raccolto giudizi alquanto contrastanti. In rete ce ne sono alcuni piuttosto espliciti, come questi:



Gli originali di questi post si possono raggiungere a questo link.

Ad ogni modo, apparentemente il suo tentativo di carriera discografica, trascinatasi di anno in anno in un languore totale, si interrompe in Aprile 2014 quando Tiziano realizza un video-clip auto-prodotto, sul quale pure ci asteniamo dai commenti. Ad ogni modo, nemmeno questo sembra aver riscosso successo.

E dev’essere proprio così perché adesso, sul sito Internet personale di Tiziano, una pomposa auto-presentazione lo definisce «fotografo e regista».

«Vive fra New York e Los Angeles» e «nel corso della sua prolifica carriera ha riscosso grandi successi…» Prolifica carriera? un aggettivo da riscoprire, o forse da ridefinire.

Ma il meglio viene quando Lugli millanta collaborazioni con «Blu Cantrell, Timbaland, Missy Elliott, Lumidee, Coolio, Livin’ Joy, Corona, Chick Corea, Teddy Riley, Desmond Child, BabyFace, Rickey Minor e Diane Warren».

Inutile dire che insorgono forti, fortissimi dubbi sulla veridicità di quanto qui dichiarato.

Sarebbe interessante chiedere credito al Lugli di tali citazioni: chissà se sarebbe capace di produrre delle referenze? Sul suo sito non ve n’è traccia, fatta eccezione per dei “remix” (tecnicamente delle rielaborazioni), le quali non necessariamente comportano l’esistenza reale di un rapporto o una collaborazione con l’artista originariamente creatore dei pezzi.

Ma ancora più interessante è quanto si trova su di lui cercando qua e là in Internet: a quanto pare, la condotta tenuta da Tiziano segue pedissequamente il solco tracciato dai suoi genitori: debiti, iniziative fallimentari, fuga dai creditori.

Ecco cosa raccontavano qualche anno fa persone che l’avevano conosciuto e frequentato:



Gli originali di questi post si possono raggiungere a questo link.

E adesso Tiziano, che fa? Fotografa donne più svestite che vestite… sarà contenta sua moglie, la sua facoltosa moglie...



Cesare