“Chi
va con lo zoppo impara a zoppicare” dice un vecchio proverbio.
Per
altri versi, c’è da dire che l’entourage di Lugli sta diventando
un oggetto di studio sempre più interessante e quasi stimolante in
termini di curiosità. Un ambiente fra il torbido e il grottesco, a
dire il vero, ma assolutamente utile per trovare riscontri della
saggezza popolare… come il detto poc’anzi citato.
Fra
le persone che commentano e mettono “Mi piace” più
frequentemente sulla pagina Facebook di Claudio e soprattutto di
Renata, c’è una signora di nome Marina Rubino la quale, stando al
suo stesso sito Internet (fare clic qui per aprirlo), risiede a Palermo. Qui la sua pagina Facebook.
Spiace
un po’ dover constatare che un’artista come questa sorridente
signora dall’aspetto signorile e dall’aria colta, appassionata di
calcio, autrice di numerosi quadri senz’altro gradevoli e dallo
stile indubbiamente personale, si sia affiliata a dei soggetti tanto
controversi e dagli infami trascorsi come i “morosi coniugi”
Renata e Claudio Lugli.
Una
mamma di quelle “di una volta”, infatti, sapendo che la propria
figlia frequenta delle cattive compagnie, direbbe: “Dimmi con chi
vai e ti dirò chi sei” o esprimerebbe preoccupazione temendo che
un cattivo modello possa generare un’influenza negativa.
Se
sia successo proprio questo o meno, in realtà, non è dato saperlo.
Tuttavia,
è stata sufficiente una rapida occhiata proprio al sito della Rubino
e una semplice verifica in Camera di Commercio per rilevare che
l’affermazione «vendo i miei quadri sia in Italia che all’estero,
anche su commissione» non si direbbe confermata da una regolarità
formale o dal rispetto delle regole a cui cercano di attenersi gli
onesti cittadini.
Ecco
qui un’istantanea della pagina in questione:
Né
la signora Rubino, infatti, né suo marito Umberto Chifari (anche lui
spesso menzionato da Lugli nel suo blog come amico e facente parte
della loro “setta”), detengono alcuna attività regolarmente
registrata o una Partita IVA.
Infatti:
Infatti:
In
che forma, quindi, la signora Rubino vende le sue opere pittoriche?
C’è
qualche documento fiscale che attesta la regolarità delle sue
vendite?
In
passato, sì, aveva una ditta individuale nel settore delle
«creazioni ed interpretazioni nel campo della pittura», ma questa è
cessata da anni ormai. Aveva anche cercato fortuna nel campo dei
prodotti tipici siciliani, ma senza successo.
C’è
da augurarsi che l’influenza dei Lugli non abbia attecchito del
tutto in questa artista, altrimenti ci sarà da aspettarsi, prima o
poi, che si venga a sapere di altre vittime di un nuovo caso di
«crediti inesigibili».
Cesare