Abbiamo
saputo da fonte certa che il responsabile della Fondazione Minorile
di Brescia (adesso ha anche un suo sito Internet, vedere a questo indirizzo) ha finalmente
preso posizione in merito al favore, quanto mai discutibile, elargito dalla sua associazione ai “morosi coniugi” Claudio Lugli e Renata
Fruscella.
Il
sito della prestigiosa Fondazione si presenta così:
Per
rispetto della privacy non sarà inclusa qui la dichiarazione
ufficiale dell’ente, siccome si tratta di informazioni che, seppur
sicure al 100%, non sono state inviate all’autore del presente
sito.
Tuttavia,
si dimostra da sé il mutamento nella situazione: ecco infatti come
si presenta la cassetta postale della Fondazione senza più l’avviso
per il postino di recapitare a loro la posta dei Lugli.
Non
si può dire, d’altro canto, che la dirigenza della rispettabile
Fondazione abbia preso le distanze in modo deciso, però per lo meno
– così stando le cose – i responsabili sembrano aver cessato di
favorire (o favoreggiare?) Claudio e Renata Lugli nel loro tentativo
perenne di sfuggire alle istituzioni (e soprattutto ai creditori mai
pagati) nei modi più disparati, fra cui dichiarando falsamente di
avere ancora residenza in Piazza del Foro 7 a Brescia, quando da più
di dieci anni ormai abitano altrove (i dettagli di tale escamotage
erano forniti in questo resoconto).
Fra
l’altro, adesso Claudio e Renata devono aver traslocato perché la
porzione cielo-terra di immobile in cui abitavano è stata messa in
vendita, come mostra questa foto
Ma
per lo meno la Fondazione ha mostrato di privilegiare il rispetto
verso le istituzioni piuttosto che una carità inopportuna nei
confronti di due soggetti che hanno ampiamente dimostrato di farsi
beffe delle regole.
Un
microscopico passo per la giustizia, in questa valle di lacrime?
Forse sì.
Cesare