lunedì 24 ottobre 2016

CREDULONI, FACILONI, CRITICONI: gli amici dei Lugli – Parte 1

A un certo punto ci siamo domandati: è proprio del tutto normale farsi abbindolare da personaggi come i Lugli?

Certo, forse il sottoscritto dovrebbe essere il primo a correre a nascondersi sotto qualche pianta, quando si parla di raggiri per molti milioni di vecchie Lire… Se non altro, a discolpa potrei addurre la motivazione che a quei tempi (’89 / ’90 o giù di lì) nulla lasciava pensare che si trattasse di “bidoni” completi, anzi al contrario con le loro macchine sfavillanti e le loro case hollywoodiane facevano gran mostra di sé.

Ma lasciando da parte quelle storie dei tempi che furono e che nessuno ormai può più cancellare, la curiosità rispetto al tipo di personaggio che può bearsi di frequentare dei falliti DOC come i Lugli, è sorta quasi spontanea.

E… caspita! Per dirla tutta, è stato sufficiente dare un’occhiata a certe amicizie dei “morosi coniugi”, per farsi un’idea della caratura dei soggetti che sono stati in grado di ammaliare.

Quasi quasi vien da dire che ai nostri tempi erano più bravi, più astuti, sceglievano imprenditori di successo o comunque lavoratori, gente che aveva messo su famiglia e che era capace di condurre delle attività impegnative.

Il primo soggetto di questa serie si chiama Roberto Temponi (qui la sua pagina personale) di Bovezzo (BS), nominativo emerso come capofila da una semplice ricerca in Internet (per lo più Google oltre alle pagine Facebook dei Lugli), più che sufficiente per capire che è legato a doppio filo con Claudio e Renata, principalmente per le attività simil-esoteriche della loro setta. Una cosa tipo auto-aiuto, si direbbe a prima vista, anche se dà adito a interpretazioni ben più negative. Ma ogni cosa a suo tempo…

Questi due post di Facebook rendono bene l’idea del rapporto che corre fra loro:





E adesso osserviamo un po’ il livello culturale degli amici fedeli dei Lugli.

Si potrebbe addirittura provare a estrapolare un’analisi o delle caratteristiche, dei tratti distintivi.

Abbozziamo: 1) creduloni, 2) faciloni, 3) criticoni.

Vediamo un po’…

Creduloni: nel post che segue, l’arguto Roberto (che di lavoro fa il pasticcere nel piano interrato di casa sua) parte in quarta dopo aver preso fischi per fiaschi abboccando a una delle innumerevoli bufale di Facebook:



E a nulla vale il commento di un suo amico che cerca di ricondurlo alla ragione: macché, lui deve sostenere la propria ragione senza ammettere di aver semplicemente preso lucciole per lanterne.

In quest’altro post, invece, prende un messaggio che è evidentemente spam e vi si scaglia addosso con una veemenza inaudita. Ha lo stesso acume di un miope che prende a randellate uno spaventapasseri temendo un’aggressione.



Faciloni: ecco un altro post di Facebook. Temponi (assieme a un’amica e agli stessi coniugi Lugli) trova l’acqua calda e si unisce al proclama secondo cui i farmaci sono un business. Veramente una scoperta sensazionale. E che spessore scientifico hanno i loro commenti!



In quest’altro invece parla del Santo Padre come di un «clericale» (caspita, che precisione teutonica!) e si abbandona a una satira puerile quanto stucchevole. Di una faciloneria pietosa.



Criticoni: ne hanno proprio per tutti; dai politici ai preti, dai medici agli immigrati. Sembra che debbano sfogare costantemente un odio viscerale talmente abbondante che rigurgita.

Questa contro il vaticano:



Qui contro l’industria e i sindacati:



Ancora contro gli alti prelati cattolici:



Queste due contro i musulmani (con la brava Renata che gli fa eco fomentando l’animosità):




Ancora contro gli omosessuali:



Qui invece contro l’Unione Europea:



Eh, già, è proprio il personaggio (primo da sinistra nella foto) colto, moderato, compassato, benevolo ed equilibrato che chiunque vorrebbe eleggere come amministratore locale…



(continua...)


Cesare