lunedì 17 ottobre 2016

PINOCCHIO… MA DOVE VAI? (Le bugie hanno le gambe corte)


Non posso dire che sia una notizia recente perché di fatto tra un po’ compie un anno… comunque, bando alle ciance!

Tempo fa un mio conoscente si è sintonizzato sulle frequenze della società inglese che nel 2000 aveva rilevato il funestato marchio del fallito Claudio Lugli (i dettagli nei post precedenti: questoquest'altro).

Solo in questi giorni, mi ha inviato copia di un’e-mail promozionale della Claudio Lugli Shirts che risale ai primi di Febbraio di quest’anno. Eccola qua:




I due signori cerchiati nella foto sono (a sinistra) Seyed Hossian Salimian detto Hoss Salimian (qui la sua pagina Facebook), per l’appunto l’investitore che ha pagato profumatamente il marchio di Lugli, mentre il ragazzo a destra è Navid Salimian (qui la sua pagina), suo figlio e curatore del marketing della commerciale.

Per chi non masticasse l’inglese, ecco un’estemporanea traduzione del testo:


Incontra Claudio presso il nostro Showroom questo fine settimana!!
Venerdì, 5 Febbraio 2016; ore 14:45Cari tutti,desideriamo informarvi che Claudio sarà presso il nostro showroom di Londra questo fine settimana e le porte saranno aperte per tutti i nostri clienti più affezionati che desiderano avere degli abiti fatti su misura direttamente da lui.Ci attendiamo un fine settimana piuttosto intenso, dunque vi consigliamo di prenotarvi onde evitare inconvenienti!Per prenotazioni, contattare […]


Qualcuno dirà: “Va be’, che c’è di strano? Il detentore originario del marchio sta seguendo il suo investimento” oppure “L’avranno prezzolato per fare un po’ di réclame e ravvivare le vendite” o ancora “È ovvio che Lugli collabori con i suoi soci inglesi!”.

Già… se non fosse che, al contrario, proprio i succitati signori Salimian, quando un paio d’anni fa sono stati contattati nella “pia illusione” che avrebbero potuto attivarsi per indurre i “morosi coniugi” a rappezzare un po’ dei disastri che si erano lasciati alle spalle, non solo hanno fatto spallucce, ma addirittura hanno negato di avere alcunché a che fare con Claudio Lugli! Si sono spinti fino ad affermare che non lo conoscono!

Chissà se poi Claudio è veramente andato a Londra dai suoi (di fatto) soci inglesi. A giudicare dalla pagine Facebook sua e di Renata e soprattutto da quella della “Claudio Lugli Shirts”, al roboante annuncio non c’è stato alcun seguito. Per lo meno nessun seguito che fosse degno di qualche festeggiamento. Nemmeno sulla loro pagina Twitter ce n’è traccia (anche se, per la verità, questa è stata aperta appena dopo quel fine settimana).

Chissà, forse Claudio non aveva i soldi per pagarsi il biglietto aereo e i suoi soci si sono dimenticati di farglielo? O forse le prenotazioni non sono state propriamente un fiume in piena? Non è dato sapere…

E così risuona una vecchia canzone: Pinocchio… ma dove vai…



Cesare