lunedì 15 agosto 2016

AMICI AMICI… EI M’HA ROBAT LA BICI (= "mi hanno rubato la bici", in bresciano)


Buone vacanze a tutti!

Ebbene sì, mi sto godendo anche io una bella vacanza in montagna (questa volta, per la prima volta, da pensionato! dopo quarantacinque anni di duro lavoro… e chi l’avrebbe mai detto?) ma a un bel momento mi sono tornati in mente i nefasti ricordi del passato e di tutto il denaro che mi sarebbe stato dovuto e non mi è mai stato restituito.

Così mi è proprio venuta voglia di scrivere, e questa volta (già che siamo a Ferragosto) di divagare un po’ dal “solito” tema che dà il titolo a questo blog, l’ormai atavico “Lugli fallimento”.

Mi domandavo come dev’essere la vita per chi, come Claudio Lugli e Renata Fruscella, sa bene in cuor proprio di aver raggirato centinaia di persone e di averla fatta franca.

Be’, a giudicare da quanto mi riferiscono amici bene informati… pare proprio che a poco a poco i rimorsi comincino ad affiorare, o che per lo meno tutto il livore e l’antipatia generata in così tante persone cominci a manifestarsi in qualche boutade qua e là, per ora solo sporadica; senza contare lo stato di salute, che diventa sempre più cagionevole, fra un ricovero e l'altro...

Recentemente, zigzagando qua e là per Internet, ho trovato un blog molto interessante in cui (a dire il vero dopo non poche difficoltà di comprendonio, superate solo con l’aiuto di qualche vecchio amico meglio informato di me in materia) ho scoperto che qualche tempo fa si è parlato anche dei coniugi Lugli.

E… c.v.d. (“come volevasi dimostrare”, si sarebbe detto a scuola ai miei tempi), ho trovato delle esilaranti (quasi gustose) conferme che nemmeno negli ultimi anni il modus operandi dei due morosi falliti è cambiato.

Ecco infatti cosa dice di loro un (ex) amico, imbufalito per qualche tiro mancino giocatogli dai Lugli:


 

«Sono stati a casa mia per un anno, quasi ogni giorno» (qui il link esatto). Ah sì? Ma guarda un po’ che novità! Sembra sempre la solita minestra: sfruttare il più possibile il (malcapitato) “amico” finché poi l’idillio non svanisce e allora se ne vanno con la saccoccia piena.

Ma in un altro post è addirittura più esplicito:



«Claudio e Renata sono stati con noi e con la mia famiglia ogni giorno, ogni giorno, ogni giorno….. fino al giorno che ci hanno piantato un coltello nella schiena» (qui il link esatto).

Sempre nello stesso periodo, infatti, “Lorenzo & Giorgio” scrive anche: «… a dire la verità li ho avuti in casa mia per un bel pezzo» e (in un altro post): «li ho avuti in casa fino a poco tempo fa». In pratica, senza mezzi termini, “Lorenzo & Giorgio” ritiene di essere stato «pugnalato alle spalle» dai Lugli.

Mica male per uno che sembra essere un loro “vecchio amico”…

Avanti il prossimo…?


Cesare